Le precisazioni di Larghi e del Feriolo per il dopo derby - I AM CALCIO VCO

Le precisazioni di Larghi e del Feriolo per il dopo derby

La rosa del Feriolo
La rosa del Feriolo
VcoPrima Categoria Girone A

Fondotoce-Feriolo, il derby che ha consegnato al Fondotoce il salto in Promozione, non è terminato al triplice fischio di domenica. Al di là del fatto che il rigore realizzato da Primatesta è arrivato in pieno recupero, Fondotoce-Feriolo ha avuto una coda in sede di giustizia sportiva. Dal comunicato emesso dal Comitato Regionale del Piemonte e della Valle d'Aosta, infatti, si legge che la società gialloblù è stata multata di 150 euro e due suoi giocatori, Piscia e Stefanazzi, squalificati per due turni per aver tenuto a fine partita un atteggiamento offensivo nei confronti del direttore di gara. Su questo punto il presidente del Feriolo, Tiziano Larghi, non ci sta e vuole dire la sua: "Partendo dal fatto che la competizione è competizione e un derby è derby, ho l'impressione che la designazione arbitrale decisa a Torino sia stata presa con una certa leggerezza". Il numero uno del Feriolo spiega meglio la sua posizione: "Senza entrare nel merito delle decisioni arbitrali, quello che mi ha stupito è stata l'assenza di un commissario di campo vista l'importanza della partita. Probabilmente qualcuno ha guardato la classifica e ha pensato che noi regalassimo la partita al Fondotoce, ma così non è stato".

Quello che poi manda su tutte le furie Tiziano Larghi che, sempre con toni pacati, spiega la sua posizione, è il comunicato e le relative squalifiche: "Veniamo punti con 150 euro di multa e nella spiegazione c'è scritto che il direttore di gara non è riuscito ad individuare i giocatori che a fine gara lo hanno accerchiato. Poche righe dopo apprendiamo che Piscia e Stefanazzi sono stati squalificati per due giornate per aver tenuto un comportamento minaccioso e offensivo nei confronti dell'arbitro a fine gara. C'è qualcosa che non mi quadra". Larghi prosegue: "La mia rabbia aumenta, perché ora non possiamo fare più niente. Manca un organo che ci permetta la difesa. Quello che mi chiedo, e che si chiedono anche altri presidenti, è proprio questo! Perché noi non possiamo difenderci e dire la nostra? L'arbitro prima dice che non è riuscito ad identificare i giocatori che lo hanno avvicinato, poi squalificano Piscia e Stefanazzi. A questo punto mi viene da pensare che se il direttore di gara avesse calcato la mano, aggiungendo altri nomi, noi domenica scendevamo in campo in 7...".

Larghi ha seguito il derby dalla panchina ed è quindi stato testimone di quanto successo: "Abbiamo subito un rigore a tempo scaduto e perso una partita che se pareggiata ci avrebbe garantito la salvezza. Un rigore, peraltro, più che dubbio. C'è stata qualche protesta, ma a fine gara, quando ho accompagnato l'arbitro negli spogliatoi, non ha assolutamente menzionato nulla di quanto poi riportato nel referto. Dopo che si è cambiato è venuto a salutarci e tutto è finito lì. Poi a casa ci avrà pensato su e ha scritto quello che ha voluto. Noi, ora, dobbiamo accettare tutto quello che lui ha indicato nel rapporto. Perché, e lo chiedo per l'ennesima volta, noi non possiamo essere ascoltati? Al campo domenica c'erano persone neutrali, vengano sentite anche loro, ma è inaccettabile che si prenda per buona solo una versione, peraltro discordante. Da 19 anni - continua Larghi - sono presidente di questa società, ma frequento l'ambiente del calcio da molti più anni. Sono in tanti a pensarla come me e mi faccio portavoce di questa situzione: vogliamo un organo che permetta alle società di potersi difendere in casi come questi". La chiusura è sulla promozione del Fondotoce: "Sono contento per loro e sia ben chiaro che non hanno nessuna colpa per quanto successo domenica. E' normale che se ti viene assegnato un rigore a tempo scaduto tu lo tiri e cerchi di realizzarlo. Le colpe sono di altri".

Donatello Zonca

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