Agrano, basta un tempo per schiantare il Sizzano

Due squadre ancora alla ricerca della propria identità, questo erano Agrano e Sizzano prima della sfida del "Liberazione" che metteva in palio importanti punti per trovare un posto all'interno della lotta per le posizione che contano. I cusiani, forti di un cammino fatto di sette risultati utili consecutivi che ha portato la squadra di Lopardo da una tranquilla posizione di metà classifica alla possibilità di inserirsi - forse mai come quest'anno nella lotta per il vertice -, chiedevano alla gara la definitiva consacrazione; la stessa a cui aspirava il Sizzano per difendere una zona playoff duramente conquistata con un andamento elicoidale che ha portato i novaresi di Paladin a vivere spesso sulle montagne russe ma con la dote di quattro vittorie consecutive da calare sul campo di Omegna. E la sfida delle risposte le ha date, regalando consapevolezza ad un Agrano che dovrà proseguire sulla strada tracciata e muovendo al Sizzano delle domande a cui andrà data risposta per ritrovare lo smalto e la brillantezza da esibire nella seconda parte della stagione, se si vorrà lottare davvero per i piani alti.
L'Agrano spinge sugli esterni Lo schieramento fortemente propositivo disegnato da Lopardo, che sceglie come terzini due uomini dalle spiccate doti offensive come Piana e Tacchini, ben esemplifica la volontà di una squadra che non vuole attendere gli eventi ma crearli, sfruttando il gioco sulle fasce per favorire un attacco formato dagli strutturati Ardizzoia e Gherardini, che garantiscono fisico ma anche tanto movimento. Alla fantasia pensa El Khiyati con un centrocampo fatto di solidità con Scalabrini e Perini a difendere le geometrie garantite da Pederzani mentre in porta Benavoli è chiamato a sostituire l'infortunato Oglina. Paladin ringrazia il mercato che ha portato in dono già nelle prime battute l'ex Momo Cupia schierato al centro della difesa a tre, con l'intento di liberare Borruto da compiti specifici per favorirne il supporto ad un attacco che non concede punti di riferimento con i mobili Calgaro e Delfino. E proprio Borruto accende le polveri dopo pochi secondi con una battuta al volo che non trova lo specchio cusiano; l'Agrano risponde al 2' con il primo dei tanti angoli conquistati che porta Finetti a girarsi nel cuore dell'aria provando una girata che non esce di molto. Il Sizzano prova a pungere al 15' con lo stacco di Cupia che intercetta la punizione di Daniele Lombardo indirizzando il pallone giusto tra le braccia di Benavoli, ma è l'Agrano a prendere campo sfruttando la giornata di grazia di Piana che fa il vuoto sulla destra e al 18' punta Milanesi nell'uno contro uno aggirando l'avversario che, pochi passi dentro l'area, aggancia l'ex Feriolo: Di Simone indica il dischetto e il resto lo fa Ardizzoia che spiazza Zanotti per il 12° centro di queste prime 13 giornate. Il vantaggio è benzina nel motore cusiano che gira a ritmi altissimi: al 23' sugli sviluppi di un altro calcio angolo Tacchini lascia partire un rasoterra che Zanotti non trattiene ma che viene allontanato da Daniele Lombardo che spazza la propria area. Alla mezz'ora però l'ennesimo affondo dell'incontenibile Piana su chiude con un intelligente appoggio arretrato per Gherardini, che ha gioco facile nell'indirizzare la sfera alle spalle del portiere ospite per il 2-0. Il Sizzano è frastornato e al 35' un'indecisione tra Zanotti e Savoini porta Gherardini a credere su un pallone che sembrava perso, contendendone il possesso al portiere che - in ritardo - frana sull'avversario che guadagna così il secondo rigore in poco più di un quarto d'ora a favore dei cusiani: dal dischetto Ardizzoia sceglie la potenza ma la palla sbatte con violenza contro la traversa, facendo sfumare la terza rete che arriva però pochi secondi dopo quando - indovinate un po' - ancora Piana strappa sulla destra servendo il fedele Gherardini che fa copia e incolla portando l'Agrano a festeggiare per la terza volta.
Reazione a metà In questo quadro, il pericolo più grosso per la squadra di Lopardo è l'approccio ad un secondo tempo di una gara che sembra già morta e sepolta. E puntualmente l'incubo del tecnico di casa diventa realtà allorquando, dopo solo tre minuti dal rientro in campo, Tacchini si fa scippare da Stangalino che si invola verso la porta avversario trafiggendo un incolpevole Benavoli per la rete che potrebbe riaprire la sfida. Anche perché il Sizzano ci crede: Paladin inserisce Piccolini a centrocampo ridisegnando la squadra con una difesa a quattro che permette agli ospiti di essere più aggressivi e presenti nelle sfida. Al 7' Raffaelli, riportato sulla fascia, centra per la girata in bello stile di Delfino che manca però di efficacia e potenza; ben più pericoloso Daniele Lombardo al 12' calciando direttamente su punizione con Benavoli che si allunga e arriva all'angolino basso alla propria sinistra per sventare la minaccia. Il tecnico ospite si gioca anche la carta Bouzida per dare ancora più peso all'azione d'attacco ma il Sizzano con il passare dei minuti si affloscia, anche perché l'Agrano prende le misure potenziando il centrocampo con l'ingresso di Pettinaroli e recuperando le redini dell'incontro. Al 25' la percussione di Ardizzoia palla al piede segna il cambio della guardia, l'attaccante allarga verso Gherardini che calcia sull'uscita di Zanotti che smorza la conclusione dando il tempo a Piccolini di salvare sulla linea. L'intento dei padroni di casa è però quello di addormentare la gara, con il freddo di inizio dicembre che gela le idee in campo e i pochi spettatori sugli spalti, tanto che bisognerà attendere il 37' per una nuova conclusione degna di nota, la fiondata di Pettinaroli da fuori su cui Zanotti arriva comodo. Non c'è più partita, l'ultima fiammata la regala Cupia in pieno recupero con un tiro sporco dal limite che non trova la porta cusiana ma il fischio finale regala la sensazione che l'Agrano abbia finalmente trovato il proprio ruolo in questo campionato mentre al Sizzano toccherà riflettere in profondità per capire dove intervenire e lavorare per salire l'ultimo scalino che manca per diventare pienamente competitivi.
AGRANO-SIZZANO 3-1
Reti: 18' Ardizzoia rig. (A), 30' Gherardini (A), 36' Gherardini (A); 3'st Stangalino (S).
Agrano (4-4-2): Benavoli; Piana (42'st Lombardi), Tucciariello, Finetti, Tacchini; Scalabrini, Pederzani (27'st Pettinaroli), Perini (39'st Mora), El Khiyati; Gherardini (29'st Pappalardo), Ardizzoia. A disposizione: Spirito, Jaouhari Lebrari, Moschini, Morea, Alessi. All. Lopardo.
Sizzano (3-4-1-2): Zanotti; Savoini, Cupia, Raffaelli; Arbellia (35'st Bouaziz), Daniele Lombardo (22'st Bouzida), Stangalino (44'st Forzani), Milanesi (1'st Piccolini); Calgaro, Delfino. A disposizione: Carini, Finotti, Soro, Apostolo. All. Paladin.
Arbitro: Di Simone di Torino.
Note: Al 35' Ardizzoia (A) ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti Finetti, Pederzani, Gherardini, Scalabrini e Perini per l'Agrano, Calgaro e Arbellia per il Sizzano.