Cibrandi tra gioie e dolori: "E' un Carpignano che vale di più"

Pareva aver risolto la classica partita "sporca" il Carpignano, con la rete che a poco più di venti minuti dal termine della sfida con il Bagnella aveva consegnato il vantaggio ai sesiani granata che hanno certamente avuto più occasioni rispetto agli avversari, senza tuttavia riuscire ad essere veramente incisivi sotto porta. Una prestazione che tuttavia non è dispiaciuto al tecnico novarese Nicolò Cibrandi che dalla sfida con il Bagnella, risultato a parte, si porta via tante cose positive: "E' un peccato aver buttato via due punti ma sono soddisfatto di come la squadra ha interpretato la gara. Sapevamo di affrontare un'ottima squadra, ben allenata e con concetti di gioco definiti, ma sul campo si è visto un Carpignano che ha fatto bene, probabilmente un pelo meglio dei nostri avversari, e meritavamo qualcosa in più dal risultato finale; com'è successo però anche giovedì in Coppa con il Gattinara, a volte capita di meritare qualcosa in più degli avversari ed ottenere solamente un pareggio: è un periodo che non ci sta dicendo molto bene ma speriamo di invertire la tendenza già a partire dalle prossime domeniche".
E' parso palese che il Carpignano, pur arrivando spesso a ridosso dei sedici metri avversari, raramente è riuscito poi a costruire i presupposti per essere veramente pericoloso dalle parti di Cavadini, i cui interventi risolutori si possono contare sulla dita di una sola mano. Un aspetto da curare maggiormente per Cibrandi che deve però fare i conti anche con qualche assenza di troppo: "E' stata in verità una partita molto bloccata, in cui entrambe le squadre hanno faticato a proporsi presso l'area avversaria; in questo ci vedo anche del merito da parte delle difese che va riconosciuto, e credo che il Bagnella dal punto di vista difensivo abbia sicuramente fatto una buona gara. Qualche occasione l'abbiamo avuto anche per fare meglio, la parata sulla conclusione di Barbosio è stata decisiva mentre avremmo forse potuto sfruttare meglio qualche calcio piazzato. Non me la sento di addossare particolari colpe alla squadra, ai punti avremmo forse meritato qualcosa di più noi anche come atteggiamento, ma il Bagnella non è certo venuto qui a fare una rapina: rimane il rammarico che con un pizzico di fortuna e di attenzione in più avremmo portato a casa il risultato pieno ma il momento di estrema crisi che stiamo vivendo dal punto di vista numerico e che ci costringe ad essere molto corti soprattutto in alcune zone del campo, ci spinge ad essere molto pragmatici e ad accettare il risultato del campo. Temevo di calare molto nel finale e così è stato, peccato perché la gara sembrava ormai essersi messa sui nostri binari; speriamo nelle prossime settimane di recuperare quanti più giocatori possibile per permetterci di avere ancora più scelta, soprattutto a gara in corso".
Anche perché il girone si sta dimostrando estremamente equilibrato ed un Carpignano che ancora sta cercando di allontanarsi quanto più possibile dalla zona più pericolosa della classifica ha necessità di fare punti, che sarebbero anche propedeutici a volgere lo sguardo verso altre zone di classifica a cui la compagine sesiana non ha mai fatto mistero di ambire: "Dobbiamo però vivere la realtà odierna delle cose - dice Cibrandi tornando con i piedi ben saldi a terra - perché anche se è innegabile che la squadra c'è ed è forte, è dalla prima di campionato che fatichiamo a presentarci con una formazione in cui gli undici titolari diano continuità di impiego settimana dopo settimana, non dandoci la possibilità di trovare una vera e propria quadratura di squadra. L'importante in questo momento sarà il recuperare quanti più giocatori possibile da Anchisi a Maio fino ad arrivare ai terzini perché è da un mese e mezzo a questa parte che stiamo giocando senza un terzino di ruolo: avremmo potuto raccogliere qualche punto in più perché credo che questa squadra abbia le potenzialità per farlo ma un campionato livellato verso l'alto come quello di quest'anno non aspetta, tutte le squadre sono attrezzate e vogliono dire la propria. Sarà una bella lotta fino alla fine".