Erbetta dice basta: "Mi dimetto, Stresa la mia ultima panchina"

E' un fulmine a ciel sereno quello che ad inizio settimana ha fatto risvegliare lo Stresa Vergante con in mano la lettera di dimissioni - irrevocabili - di Giampiero Erbetta, da poche settimane diventato tecnico della formazione borromaica in sostituzione dell'esonerato Gregory Moretto. Il tecnico borgomanerese, che nelle poche settimane in cui è stato seduto sulla panchina della società lacuale non è riuscito ad incidere sulla squadra racimolando solo la vittoria con il Settimo nelle cinque gare giocate, ha spiazzato la dirigenza stresiana che ha cercato di capire se ci fossero margini per venire incontro all'allenatore dal punto di vista tecnico ma, preso atto che le motivazioni di Erbetta esulassero da quello che era un mero discorso di campo, non ha potuto far altro che prendere atto della decisione dell'allenatore.
"Non ho alcun problema né personale né tanto meno con la squadra o la società - sono parole dello stesso Erbetta -, con cui ho potuto lavorare in maniera professionale e seria. Una squadra di ragazzi seri e motivati e una società che mi ha messo nelle condizioni migliori per poter allenare. Ma arriva un momento nella vita in cui ti accorgi che il senso di inadeguatezza nei confronti di un lavoro, di un ruolo, prevarica ogni altra aspettativa. Credo di poter dire che con lo Stresa Vergante chiudo la mia carriera di allenatore".
Un taglio netto, quello operato da Erbetta, che evidentemente ha subito il peso di tornare a lavorare sul campo dopo l'esperienza con il Pont Donnaz, risalente alla stagione 2011-12 terminata con la salvezza dei valdostani in Serie D, dopo la quale il tecnico borgomanerese non aveva più allenato prima della chiamata al capezzale dello Stresa Vergante. Il presidente del sodalizio "Blues" Marco Pozzo, che dovrà ora riaprire la ricerca per ridare alla squadra un allenatore - il terzo di questo tormentato avvio di stagione -, ha voluto salutare Erbetta con parole al miele, ad uopo per celebrare la carriera di un tecnico che ha raccolto tanti successi: "Ho provato a cercare di capire se questa scelta fosse dettata da condizioni inadeguate di lavoro o da problemi con la squadra ma il problema non è questo. Le parole di Giampiero sono state molto chiare. Se a tutto deve esserci una fine, per certi versi, nonostante la difficoltà che questa scelta ci scaraventa addosso, sono orgoglioso delle parole che Giampiero ha speso nei nostri confronti. La sua carriera da allenatore è stata importante, con più di 1000 panchine nei dilettanti, con parentesi nel professionismo e con tante vittorie nel suo curriculum. Un professionista dentro e fuori dal campo, con una pazienza e una passione che riesce a trasmettere a chiunque gli stia accanto. Non solo lo Stresa Vergante, ma tutto il calcio, perde tanta qualità e professionalità con questa decisione. La mia speranza è che Erbetta, anche se ha deciso di abbandonare la panchina, non si allontani dal mondo del calcio e soprattutto del nostro calcio, che di competenza, professionalità e passione come la sua ha sempre bisogno".
La squadra non avrà però nemmeno il tempo assimilare questo nuovo colpo perché il calendario incombe, imponendo di scendere in campo già domani per il ritorno dei quarti di Coppa Piemonte contro la Pro Novara, con la necessità di ribaltare a Novarello la sconfitta subita all'andata ed evitare così di perdere un ulteriore obiettivo in questa stagione. In panchina siederà Diego Mora, a cui è stata momentaneamente affidata la squadra, coadiuvato dal tecnico della Juniores Paolo Manzini.