L'Omegna si rinnova con l'obiettivo playoff nel mirino

"L'Omegna c'è. Qualcuno ha detto che solo perché è andato via qualche giocatore stessimo smobilitando, che il giocattolo si stesse fasciando... Ad Omegna non si sfascia niente, anzi vuole continuare sul progetto già iniziato nella scorsa stagione con risultati discreti: quest'anno abbiamo aggiunto un Direttore Generale di sicuro affidamento come Matteo Arnoldi, tanti nuovi giocatori tra giovani e di esperienze per cui stiamo costruendo mattoncino per mattoncino per migliorarci ancora".
Non le manda a dire Emanuel Comparoli, direttore sportivo di un'Omegna che nei giorni scorsi ha svelate le prime mosse di mercato, ufficializzando quasi in un colpo solo ben 11 giocatori: Tinaglia, Albertini e Bompan dalla Pro Novara, Motta e Chaw dall'Armeno, Marra dal Briga, Donzelli dal Città di Baveno, Pappalardo dall'Agrano via Arona, Boscolo dalla Sparta Novara e i giovani Crimi e Cirillo dal Borgosesia. Una messe importante di nuovi ingressi per rendere comunque competitiva una squadra che nella prossima stagione sarà riaffidata alla sapiente guida del confermato Fusè: "Permettimi di ringraziare innanzitutto i giocatori che sono andati via e che resteranno parte della storia di questa società: Cabrini, De Ponti, Pastorelli e Aglio hanno voluto fare la loro scelta accettando la corte del Città di Baveno e anche se ci dispiace molto sappiamo che il calcio funziona anche così. Ognuno ha la propria visione del calcio e da un certo punto di vista la voglia di cambiare dopo tanti anni può anche essere capita e accettata; l'anno scorso, nel mio primo anno da direttore sportivo, i senatori sono stati tra quelli che mi hanno aiutato di più ad inserirmi nel nuovo ruolo per cui non posso che ringraziarli perché, oltre che amici, siamo stati anche compagni di squadra".
Cambiando pagina sarà un'Omegna con tante pedine nuove quello che affronterà la prossima stagione, con l'intenzione tuttavia di continuare ad interpretare un ruolo da protagonista all'interno del girone A di Promozione: "La nostra visione è sempre stata quella di puntare sui giovani e sui giocatori del nostro territorio ma accanto a questi c'è stata la necessità di inserire degli altri giocatori, che portano ad Omegna il valore aggiunto dell'esperienza e che ci aiuteranno ancora di più a garantire la crescita dei nostri ragazzi, come successo ad esempio quest'anno con Riccardo Vittoni che è ad un passo dall'approdare a Borgosesia in Serie D; un vanto per il progetto che si è dato l'Omegna che i ragazzi li sta facendo giocare veramente. Anche quest'anno dalla Juniores porteremo in prima squadra tanti giovani che se lo sono meritato sul campo, da Riccardo Negri a Stefano Alessi, fino a Nicolas Verdoia e Domenico Sinacori; in più restano i Pontiroli, i Montani, Giacomo Ottina, a conferma che anche quest'anno la quota vivaio e l'omegnesità resteranno garantite".
Ma le novità non si limitano alla questione-campo perché ad Omegna, dopo il biennio molto positivo con il Briga, arriva anche Matteo Arnoldi a ricoprire la carica di Direttore Generale fino alla scorsa stagione rappresentato da Edoardo Matella: "Sono particolarmente felice per l'arrivo di Arnoldi perché credo che porterà molti frutti. Ha vissuto un percorso importante nelle ultime stagioni, un'esperienza che gli ha dato modo di crescere ed affrontare tante situazioni differenti; io in particolare avrò molto da imparare, ci confrontiamo quasi quotidianamente e mi sta aiutando ad entrare ancora più a fondo nelle dinamiche del funzionamento di una società. Ci tengo però a ringraziare anche Matella che resterà all'interno dell'Omegna anche se con un ruolo più defilato che è in fase di definizione: ha sempre mostrato grande attaccamento a questi colori e siamo sicuri che potrà essere prezioso anche in altra veste".
Cambiano gli uomini ma non le prospettive di una squadra che si sente in grado di restare nel ristretto novero delle formazioni che possono lottare per un posizionamento importante di classifica, un piazzamento playoff che ad Omegna sentono alla portata: "Veniamo da un campionato vissuto in maniera molto dignitosa - conferma Comparoli - in cui siamo riusciti a coniugare la crescita dei nostri ragazzi con una buona posizione di classifica. Abbiamo chiuso al quinto posto in un girone fortemente segnato dalla presenza di due squadre, Bulé Bellinzago e Pro Novara, che non ci hanno consentito di disputare i playoff pur essendo rientrati tra le prime cinque. Questo anno il campionato si presenta sulla carta più equilibrato per cui il nostro obiettivo resta quello di arrivare il più in alto possibile: la società non mi ha fornito indicazioni precise, non vuole metterci ulteriori pressioni, ma sappiamo che la piazza di Omegna merita e pretende che la sua squadra giochi campionati non anonimi. Quest'anno Baveno e Briga partono con i favori del pronostico ma anche squadre come la Dufour Varallo, che hanno operato bene sul mercato, meritano attenzione: ecco, anche l'Omegna la inserirei in questo gruppo e credo che fare un campionato per stare nelle prime cinque-sei posizioni sia nelle nostre corde".
Quello appena trascorso è stato anche il primo anno per Comparoli dall'altra parte delle barricata anche se, in realtà, poi una mano in campo a Fusé il Ds l'ha data anche nel "vecchio ruolo" da attaccante: "Sono contento di cosa sono riuscito a fare nell'ultima stagione, valuto positivamente il mio inserimento nel ruolo di Direttore Sportivo. Non era facile entrare in una piazza esigente come quella di Omegna ma siamo riusciti a costruire, oltre alla prima squadra con tanti ragazzi di Omegna come mi aveva chiesto la società, una Juniores con Mauro Piemontesi che è riuscita ad arrivare alle finali provinciali dopo parecchi anni che questo non accadeva più. Si sarebbe potuto fare meglio? Certamente sì ma non bisogna dimenticare che era il mio primo anno e in tutti i campi l'esperienza conta tantissimo, sia in campo che dietro la scrivania: ho imparato strada facendo tantissime cose e sono stato fortunato a trovare una società che mi ha sempre lasciato carta bianca avallando le mie scelte e quando mi è stato chiesto di dare una mano anche in campo per la mancanza di una punta non mi sono tirato indietro. Quest'anno però farò solamente il Ds perché il doppio ruolo diventa troppo pesante, molto di più di quello di allenatore-giocatore".
Chiuso il mercato dal Ds ("per ora stiamo bene così, siamo in 21-22 e qualcuno deve anche andare in tribuna"), ad Omegna è tempo di staccare un momento perché l'inizio della stagione è dietro l'angolo e poi per tirare il fiato di tempo ce ne sarà poco: "Inizieremo il 10 con tre o quattro giorni di allenamenti perché mister Fusè vuole avere il tempo di mettere benzina nelle gambe prima della pausa di Ferragosto. Riprenderemo poi il 16 ma è tutto in divenire, anche la sede dell'inizio della preparazione. Giocheremo sicuramente delle amichevoli nell'ultima decade di agosto, una già programmata il 27 con il Gravellona San Pietro, l'altra probabilmente il 20 con la Pro Novara da confermare mentre tutti gli altri impegni saranno resi noti prossimamente".