Stresa che colpi! Ecco De Bei e il giramondo Kambo
Non ci sono mezzi termini per lo Stresa Vergante con il Ds Filippo Biscuola che sta allestendo un roster adatto a primeggiare nel difficile campionato di Eccellenza in un girone che già dai primi botti di mercato si preannuncia combattutissimo. In riva al lago Maggiore non ci si vuole far trovare impreparati e, dopo aver riportato a casa tanti dei protagonisti dell'ultima promozione in Serie D, la società he deciso di rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di mister Gregory Moretto con due colpi di assoluto spessore per la mediana e l'attacco dei borromaici: Dylan Kambo e Marcello De Bei.
Kambo, tuttocampista di grande esperienza, arriva a Stresa nel pieno della maturità calcistica essendo in procinto di compiere 28 anni (è un classe '95) dopo essersi fatto conoscere ed apprezzare con la maglia del Verbania e aver girato molto tra D ed Eccellenza toccando Gozzano ma anche Biella, Rapallo e Romentino con la casacca dell'RG Ticino fino alla vicina Valle d'Aosta da dove i "Blues" l'hanno prelevato dopo l'esperienza nella massima categoria dei Dilettanti con il PDHAE. Passato anche da Borgovercelli dove il suo percorso si è incrociato con quello del tecnico che ritrova sulla panchina dello Stresa Vergante, Kambo arriva con grandi motivazioni: "“Sono un ragazzo tranquillo, sono cresciuto anche calcisticamente in queste zone del Nord Italia e credo di conoscere bene questi campionati, avversari compresi. Sono un giocatore che fa della fisicità e della tecnica il suo punto di forza, mi ispiro da sempre a Ronaldinho, lui mi ha fatto innamorare del calcio e cerco di ispirarmi a lui nel mio modo di interpretare il gioco. Ho scelto Stresa perché il progetto è ambizioso: conosco la società, anche se da fuori, ma l’impatto è stato assolutamente positivo. Inoltre molti dei miei compagni li ho conosciuti sul campo e devo dire che sono felice e motivato di poter condividere con loro questa avventura".
La scelta di De Bei invece è di quelle fatte da chi, attento al campionato, sa individuarne gli elementi che meglio si sono disimpegnati nelle ultime stagioni, concedendo loro un "upgrade" che potrebbe migliorarne ulteriormente le qualità. Per anni il centrocampista, pur essendo un classe '99, è stato uno dei perni dell'Accademia Borgomanero della quale il giocatore è stato anche capitano e portabandiera; il progetto ambizioso dello Stresa Vergante l'ha però convinto a lasciare il nido rossoblu - nel quale era entrato nei Giovanissimi a 13 anni - per trovare nuovi stimoli e tentare una nuova avventura lontano da casa ritrovando Secci e Manfroni con i quali ha condiviso un tratto di strada: "Sono sempre stato a Borgomanero, dai Giovanissimi in poi. Mi sono sempre trovato bene e gli ultimi due anni abbiamo cambiato modo di lavorare con mister Molinaro che ha fatto un lavoro incredibile, portando l'Accademia ai vertici delll’Eccellenza fino allo spareggio di quest’anno con la Lavagnese che è salita in Serie D. Io sono molto legato a Borgomanero, sono cresciuto lì, ma era arrivato il momento di cambiare e cercare nuovi stimoli. Ho ricevuto la chiamata dello Stresa con un gruppo di lavoro importante e con un progetto ambizioso. So che è una piazza dove si può lavorare bene, lo confermano in molti. Sono molto grato a Borgomanero per tutti questi anni bellissimi e vado via per il bisogno di nuove sfide e Stresa era la situazione che più corrispondeva alla mia idea".