Il Casale non molla niente: "Arrivati in finale, ora ce la giocheremo"
Quel che è certo e assodato è che chiunque vincerà la finale di Coppa Seconda e Terza categoria Vco porterà a casa un risultato inedito e a suo modo storico. Un risultato a cui guarda in maniera particolare il Casale Corte Cerro, che non fosse altro per la categoria - Seconda contro Terza - rispetto alla Pregliese, partirà con i favori del pronostico in una gara che però, come tutte le finali, resta aperta a qualsiasi risultato.
L'approdo in finale rappresenta per la compagine cusiana l'ennesimo step di crescita di una squadra che, sposando la politica dei piccoli passi, ha saputo migliorare stagione dopo stagione fino a diventare uno degli elementi di punta del girone A di Seconda ed ottenere il pass per un appuntamento a suo modo storico. "Aver raggiunto questo traguardo molto importante per la società - commenta il Team Manager del sodalizio cusiano Mauro Polli -, un traguardo storico che non era mai stato raggiunto prima, testimonia il buon lavoro intrapreso in questi ultimi anni da una società che ci ha messo tanto impegno per dare non solo ai ragazzi ma a tutto l'ambiente che ruota attorno alla squadra il massimo che si potesse dare nella nostra piccola realtà. Siamo contenti di aver ottenuto questa finale ma non ci sentiamo favoriti perché in gare secche di 90' dove c'è in palio un trofeo diventa impossibile parlare di una squadra favorita o al contrario di qualcuno che parte indietro nel pronostico; il Casale ha saputo arrivare a quest'appuntamento con la giusta attenzione, senza trascurare il campionato per raggiungerlo ma al tempo stesso tenendo sempre in vista quello che è diventato passo dopo passo un vero e proprio obiettivo, e ora che siamo in finale abbiamo tutta la voglia di giocarci le nostre possibilità".
In molti vedono nella compagine di Lomazzi la favorita per alzare il trofeo provinciale del Vco ma le parole di Polli sono improntate alla sana prudenza di chi sa che queste gare nascondono spesso insidie inaspettate: "Per entrambe le squadre essere arrivate a questa finale rappresenta forse il momento più alto del proprio percorso ma nel momento in cui comincerà la partita tutti questi discorsi perderanno di importanza ed entrambe punteranno solo ad alzare il trofeo alla fine del confronto. Conosciamo la Pregliese perché l'abbiamo già affrontata nel corso del girone eliminatorio (il confronto diretto è terminato 2-2 ed è valso ad entrambe il passaggio del turno, n.d.r.): sappiamo che è una squadra molto bene organizzata e messa in campo, con un allenatore giovane ma molto preparato, e sappiamo anche che la troveremo in un ottimo momento arrivando loro da quattro vittorie consecutive e che nel girone di ritorno hanno perso solo con la Castellettese - e di misura - pareggiando con il Cireggio e vincendo tutte le altre, dimostrando di essere un avversario da non sottovalutare. Sono arrivati a questa gara con pieno merito, eliminando quella che a detta di tutti era la squadra favorita per alzare questo trofeo, ossia il Bagnella, per cui sarà un avversario duro da battere".
Al di là della finale di Coppa l'attenzione del Casale Corte Cerro resta puntata anche su un campionato in cui la squadra cusiana sta cercando di raggiungere un playoff ancora molto conteso e la cui griglia sarà svelata nelle ultime decisive cinque giornate: "Fino all'ultima giornata noi daremo tutto per conquistare un posto nei playoff - conferma Polli - perché sarebbe il coronamento di una buona stagione in cui forse ci è mancato quel pizzico di continuità che ci avrebbe permesso di essere più in alto in un girone in cui l'equilibrio è stato massimo. Penso che abbiamo tutte le carte in regola per centrare l'obiettivo che ci siamo posti anche se le gare che mancano da qui alla fine sono tutte impegnative e ci porteranno a vivere una serie di scontri diretti a cui dovremo chiedere quel pass che ci serve per raggiungere la posizione che sogniamo fin dall'inizio della stagione".
Tra l'altro in questa stagione raggiungere i playoff significa avere molte possibilità di poter compiere quel salto di categoria che porterebbe la formazione cusiana a misurarsi con la categoria superiore. Uno step non indifferente ma a cui ora - in seno alla società granata - non è ancora il caso di guardare: "In questi anni abbiamo dimostrato di essere una società in crescita, non solo dal punto di vista dei risultati, quindi se dovesse capitare l'occasione non ci tireremo certo indietro. E' presto però per fare questo tipo di valutazione perché la categoria va conquistata prima di tutto sul campo e guadagnarsela sul campo è il primo segnale che ti fa capire che puoi valere la categoria superiore".