Finale alle porte, Giampaolo è pronto: "Pregliese isola felice" - I AM CALCIO VCO

Finale alle porte, Giampaolo è pronto: "Pregliese isola felice"

Manolo Giampaolo, guida della Pregliese
Manolo Giampaolo, guida della Pregliese
VcoTerza Categoria VCO

C'è attesa in casa Pregliese per un appuntamento che non può non definirsi a suo modo storico per una piccola società da poco sorta ma subito presentatasi sul palcoscenico del calcio dilettantistico provinciale come realtà solida e dal grande potenziale. La squadra ossolana mercoledì sera sarà impegnata nella finale di Coppa Seconda e Terza categoria del Vco, un risultato difficilmente pronosticabile dato che ai nastri di partenza della competizione c'erano squadre sulla carta ben più attrezzate di quella allenata da Manolo Giampaolo, gloria del calcio domese alla prima esperienza da allenatore di prima squadra proprio sulla panchina della Pregliese.

Un appuntamento che i gialloverdi vogliono soprattutto godersi, al di là di quello che sarà il risultato finale: "La Pregliese è nata da soli quattro anni - ci tiene a ricordare Giampaolo - e in così poco tempo, senza dimenticare l'intermezzo delle due stagioni dimezzate dal Covid, riuscire a conquistare un traguardo così prestigioso come una finale di Coppa è una grande soddisfazione che ripaga dei grandi sforzi compiuti dalla società per presentare una squadra all'altezza della Terza categoria. Al giorno d'oggi infatti non è facile convincere i ragazzi ad affrontare una categoria come questa, in tanti preferiscono optare per il Csi, ma qui siamo stati in grado di formare un gruppo solido nel biennio in cui abbiamo potuto scendere in campo e la gara di mercoledì sera sarà un po' il compimento di tutto questo lavoro".

Una squadra, quella allenata da Giampaolo, che sta provando a dire la propria anche in campionato seppur la stagione per la compagine ossolana non è certo partita sotto i migliori auspici. "Però ci stiamo riprendendo e stiamo risalendo la classifica - analizza il tecnico - per provare a cancellare un girone d'andata che non è andato come speravamo. Siamo arrivati a quattro vittorie di fila e la zona playoff non è poi così lontana, anche se bisognerà vedere se alla fine si giocheranno; il nostro obiettivo iniziale era quello di conquistare una posizione di classifica che andasse dalla metà delle squadre partecipanti in su e per adesso l'obiettivo lo stiamo centrando, permettendoci di giocare la gara di Coppa con serenità. E' ovvio che ci piacerebbe vincere ma qualsiasi sarà l'esito della sfida con il Casale Corte Cerro per noi sarà comunque un traguardo importante dal quale ripartire. Dalla nostra non abbiamo pressione, sappiamo che i favoriti saranno i nostri avversari anche perché militano in Seconda categoria: per noi è già stata una vittoria scendere in campo per l'atto finale eliminando una squadra come il Bagnella che è strutturata per i piani alti della categoria superiore".

La finale di Coppa potrebbe essere un ulteriore step di crescita per una società chiamata nei prossimi anni a ripetere, se non migliorare, quanto di buono sta mostrando nella stagione attuale. "Ci sono buone prospettive di crescita perché la società è seria e lavora per far crescere il gruppo usando il metodo giusto anche se siamo solamente in Terza categoria. Stiamo costruendo una buona base dalla quale partire per fare ancora meglio nei prossimi anni quando si spera che cresceranno anche i risultati, una base formata da un gruppo di giocatori che funziona e da una società che fa del suo meglio affinché tutto giri nel modo giusto".

Un futuro che prevede anche la presenza di Manolo Giampaolo sulla panchina ossolana? "Io sono molto grato alla Pregliese a cui sono arrivato quasi per una scommessa tornando a giocare dopo una vita alla Juventus Domo prima come giocatore e poi come dirigente e anche allenatore all'interno del settore giovanile. La società mi ha dato fiducia permettendomi di fare la prima esperienza in panchina con una prima squadra ma devo ammettere che non è semplice allenare in una categoria come la Terza dove diventa difficile lavorare con continuità su un gruppo di giocatori che molto spesso lavorano o studiano e quindi non sempre riescono ad essere presenti, costringendoti a fare spesso la conta per arrivare ad un numero decente per provare a costruire qualcosa. Alla Pregliese in questi anni siamo migliorati molto da questo punto di vista, i giocatori partecipano sempre o quasi agli allenamenti e questo ci permette di lavorare in maniera più incisiva e i risultati poi alla fine si vedono: quest'anno mi godo quello che siamo riusciti a costruire insieme in questo tempo poi a fine stagione vedremo cosa avremo raccolto ed insieme alla società decideremo come andare avanti".

Carmine Calabrese

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