Briga, i primi colpi per l'Eccellenza. Licaj: "Voglio gente convinta"

Attrezzarsi per la prima volta in Eccellenza e dimostrare così di non essere solo di passaggio. Il mercato del Briga, iniziato con la conferma in panchina di mister Edwin Licaj, vede anche i primi volti nuovi che la società ha ufficializzato attraverso le sue pagine social che mettono in risalto i volti sorridenti di Klajdi Pici, Diego Negretti e Morgan Cantadore attorniati dal confermatissimo Direttore Sportivo Matteo Arnoldi e dal Presidente del sodalizio borgomanerese Piero Ottone.
Tre innesti giovani ma con già esperienze di livello alle spalle, a cominciare dal difensore classe 2001 Pici, che il Briga ha prelevato direttamente dal Gozzano; formatosi nel settore giovanile dell'Inter ma girato presto a Cagliari dove si è affermati nelle formazioni giovanili isolane, prima dell'approdo a Gozzano Pici, entrato in pianta stabili nel giro delle selezioni giovanili albanesi con già 6 presenze nell'Under 19 balcanica, è transitato in due riprese anche da Sanremo diventando un giocatore importante per la Serie D. A Briga cerca la definitiva affermazione, la stessa che insegue Negretti dopo aver conquistato la vittoria del campionato nella scorsa stagione con lo Stresa. Classe 2000, difensore di scuola Novara, Negretti ha indossato anche la casacca dell'Accademia Borgomanero.
Una scommessa invece è sicuramente Cantadore, attaccante classe '04 che potrebbe far la spola tra la prima squadra e la formazione giovanile che affronterà il prossimo campionato regionale: giocatore attenzionato da diversi osservatori, Cantadore si forma nel settore giovanile del Città di Baveno, prima di tentare l'avventura a Lecco per poi ritornare ancora a Baveno per la seconda parte della scorsa stagione.
"Sono tre ragazzi che mi piacciono molto - confessa Licaj - ma che soprattutto hanno scelto di venire a Briga consapevoli che per noi il prossimo non sarà un campionato semplice ma con la convinzione di chi vuole fare bene. Noi partiremo quasi da zero nella prossima stagione, per cui abbiamo bisogno di gente giovane che ha fame: il campionato di Eccellenza è duro e guarderemo prima di tutto proprio alla volontà dei giocatori di mettersi in gioco in una piazza come la nostra".
L'atteggiamento è lo stesso messo sul tavolo dallo stesso tecnico, al quale sono arrivate tante proposte dopo la vittoria del campionato con squadre di livello che lo avrebbero voluto in plancia di comando come Rg Ticino e Biellese, ma alla fine rimanere a Briga è stata una scelta non di ripiego: "Non è stato facile decidere - confessa l'allenatore - ma penso di aver compiuto la scelta giusta perché ciò che abbiamo creato nella scorsa stagione con la società e il Ds Arnoldi meritava di avere un proseguimento; sarà tutto diverso però, perché nella scorsa stagione siamo partiti senza grosse aspettative da parte dei nostri avversari mentre ora tutti ci aspetteranno al varco. Dovremo cercare di andare per la nostra strada, con tanta umiltà, la stessa che ci ha permesso di vincere nella scorsa stagione".
Non solo nuovi arrivi comunque, ma anche tante conferme a partire dai senatori dello spogliatoio dai quali Licaj si aspetta molto: "Gente come Gibbin, Marra, Asole e Salvatore sono troppo importanti all'interno del nostro gruppo perché avranno il compito, che è anche il mio, di far crescere ulteriormente questa squadra facendo inserire al meglio i nuovi arrivati in quello che è lo spogliatoio del Briga. Mi aspetto molto da loro ma anche da Mirinioui, Gado, Manca e Baccin che saranno con noi anche nella prossima stagione; avendo potuto avrei confermato anche tutto il resto del gruppo perché questi ragazzi nella scorsa stagione mi hanno fatto vivere delle emozioni irripetibili ma è stato necessario fare delle scelte perché dovremo aumentare la quota giovane come da regolamento. Mercato? Nessuno a Briga vive con l'ansia di chiudere in fretta il "Giocatore" con la G maiuscola, stiamo aspettando delle risposte ma se non dovessero essere positive cercheremo altrove: se non troveremo qualcuno che fa al caso nostro potremmo anche cambiare modo di giocare ma non mi pongo problemi, anche l'anno scorso in molti ci hanno snobbato ma poi alla fine mi hanno richiamato".